Turbante da spiaggia: tornare a vivere il mare anche dopo la chemio

Turbante da spiaggia, un accessorio di tendenza che può aiutare a vivere di nuovo il mare dopo la chemioterapia. Durante le terapie oncologiche in cui gli effetti collaterali portano a perdere i capelli e, a volte, anche ciglia e sopracciglia seguire percorsi di sostegno estetico è molto importante. Prendersi cura di sé con piccoli accorgimenti e accessori che addolciscano il disagio causato dalle terapie rappresenta sicuramente un aiuto psicologico.

Durante il periodo in cui i capelli sono caduti o quando sono in fase di ricrescita è consigliabile utilizzare copricapi come cappelli o turbanti composti da materiali delicati sulla pelle e traspiranti che consentano di mantenere la pelle fresca e asciutta e di proteggerla dai raggi solari. Per i turbanti da spiaggia i materiali più adatti sono seta, cotone o la viscosa di bambù. La viscosa di bambù come sensazione tattile è una fibra simile alla seta: morbida e traspirante. Inoltre, ha proprietà anti batteriche ed è utile a proteggere il capo dalle radiazioni solari trattenendo circa il 90% dei raggi. Queste proprietà termoregolatrici e antibatteriche rendono il bambù particolarmente indicato per le pelli più sensibili e delicate, come le pelli dei pazienti oncologici.

Esistono turbanti da spiaggia, ma anche da città e utilizzabili in tutte le stagioni, utili a ravvivare il viso senza utilizzare il make up che nel periodo delle cure e durante la stagione calda, in cui la pelle è più sensibile, può provocare fastidi. I turbanti esistono già fatti, pronti da indossare come un cappellino, con un elastico che circonda il capo oppure turbanti preformati da annodare con una sottile anima di fil di ferro cucita nel perimetro del tessuto, che permette di indossare il turbante in diversi modi e abbracciando diversi stili: a fiocco, tipo crocchia/chignon o a farfalla.

È anche possibile comporre il turbante più armonico per il viso usando un foulard o uno scampolo di tessuto.

turbante spiaggia chemioterapia ontherapy

Come comporre un turbante da spiaggia:

  1. Piegare il foulard a metà seguendo la diagonale formando un grande triangolo
  2. Nodo dietro:
  3. Appoggiare la parte più lunga del triangolo sulla fronte orientando due punte ai lati e una dietro la testa
  4. Annodare le due punte laterali dietro la testa, sulla nuca, tenendo sotto la punta posteriore, tipo bandana o in un fiocco.

 

Nodo di lato:

  • 2.b Ruotare di lato la parte piegata più lunga e annodare dal lato opposto le due punte includendo la terza come se fosse una coda bassa
  • Nodo davanti:
  • 2.c    Appoggiare la parte più lunga del triangolo sulla nuca tenendo le punte ai lati e lasciando una punta libera dietro la testa
  • 3.c    Annodare le due punte laterali sulla testa, sopra la fronte
  • 4.b   Prendere la punta posteriore, avvolgere il capo con il foulard da dietro a davanti bloccando la terza punta sotto il nodo nascondendo la punta nel nodo stesso, tipo il nodo di cravatta o arrotolarla come uno chignon.

Soprattutto in estate è consigliabile usare turbanti da spiaggia con fantasie e colori vivaci come rosa accesi, gialli solari, verde brillanti o arancioni vivi; come il living coral, il colore Pantone dell’anno 2019: una tonalità corallo piena di vitalità con un accenno dorato che infonde energia e ravviva con delicatezza. Per scegliere il colore più adatto può essere utile consultare i principi dell’armocromia per scegliere le tonalità che più si sposano con i toni caratterizzanti della persona.

 

Fonti:

-Tutti i vantaggi della fibra di bambù: una fibra di origine vegetale dalle innumerevoli proprietà https://www.tuttogreen.it/fibra-di-bambu-proprieta/
-Armocromia: le 4 stagioni e i 16 sottogruppi https://www.rm-style.com/armocromia-stagioni-sottogruppi/
-PANTONE 16-1546 Living Coral https://store.pantone.com/it/it/color-of-the-year-2019

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