Mucosite da farmaci durante la chemioterapia, qual è la cura da seguire?

La mucosite è un’infiammazione della mucosa del cavo orale e rappresenta una complicanza frequente in soggetti sottoposti a cicli di radio o chemioterapia.

In presenza di un dosaggio farmacologico standard, si stima che questo effetto collaterale affligga circa il 30- 40% dei pazienti, percentuale che si alza al 75% in caso di trattamento chemioterapico ad alte dosi. Non solo: purtroppo la mucosite coinvolge quasi la totalità (dal 90 al 100%) di coloro che se in particolare presentano un tumore della zona testa e collo vengono sottoposti a radioterapia.

Si tratta di un problema anche molto grave, in quanto l’infiammazione può espandersi a tutta la mucosa del tratto gastrointestinale.

mucosite ontherapy

I pazienti oncologici sono considerati a maggior rischio, in quanto i trattamenti farmacologici come radio e chemioterapia bloccano la capacità delle cellule epiteliali di riprodursi. Questo provoca come conseguenza una riduzione dello spessore della mucosa, che si assottiglia, diventa atrofica e predisposta alla formazione di ulcere, eritemi, dolore, sanguinamento e aumento del rischio di infezioni.

Gli effetti delle radiazioni sono i principali responsabili di queste manifestazioni che, oltre a compromettere ulteriormente la qualità di vita del malato, ostacolando masticazione, deglutizione e a volte anche capacità di esprimersi e parlare, possono causare ritardi o addirittura sospensione del trattamento oncologico stesso.

La mucosite può comparire già a partire dal terzo giorno di chemioterapia, subire un peggioramento intorno al quinto-settimo giorno, e perdurare per circa due settimane. Se siamo in presenza di radioterapia, l’iter è leggermente diverso: i sintomi, infatti, iniziano più tardi (dopo 15 giorni circa) e possono continuare anche per due mesi.

Esistono alcuni fattori di rischio che possono concorrere alla formazione della mucosite e di conseguenza favorirne lo sviluppo o accelerarne il decorso. Tra questi:

  • consumo di tabacco e alcol
  • malnutrizione: dieta povera o non equilibrata, eccessivo consumo di zuccheri o cibi speziati e acidi, apporto idrico giornaliero inadeguato
  • scarsa igiene orale
  • alcune patologie: tumori testa e collo, leucemie, malattie riguardanti l’alterazione del metabolismo

Particolare attenzione va data anche ai bambini e agli anziani: entrambe le categorie, infatti, sono maggiormente esposte, a causa di un sistema immunitario ancora incompleto (i più piccoli) e per la naturale degenerazione di organi e tessuti con l’avanzare dell’età. 

Principali sintomi della mucosite

I segnali caratteristici della mucosite si possono così sintetizzare:

  • eritema e arrossamento diffuso nel cavo orale (in particolare localizzato alla superficie interna di guance e labbra, in fondo al palato, sulla lingua) con sensazione di bruciore e dolore
  • secchezza della bocca
  • aumento di sensibilità al caldo e al freddo e alterazione del gusto
  • difficoltà a deglutire, masticare e parlare
  • raucedine o riduzione del tono di voce
  • formazione di lesioni erosive ed emorragiche, ulcere e chiazze biancastre
  • alterazione della secrezione di saliva sia per quantità che per qualità
  • eventuali complicanze infettive

Curare e prevenire la mucosite: alcuni rimedi

Per cercare almeno in parte di prevenire questo disturbo, è fondamentale mantenere uno stile di vita sano e corretto, privilegiando cibi morbidi e rinfrescanti.

Inoltre un valido alleato sembra arrivare dal miele: uno studio condotto da un team di medici della Tapei Medical University ha riscontrato come questo alimento possa avere un ruolo importante sia nel prevenire il rischio di sviluppare mucosite che nell’aiutare a ridurre l’intensità del dolore in coloro che ne sono già affetti.

Anche sciogliere un po’ di ghiaccio in bocca durante la chemioterapia può avere un effetto preventivo: la vasocostrizione data dal freddo limita la quantità di farmaco che raggiunge le mucose della bocca e di conseguenza anche l’effetto tossico responsabile dell’infiammazione.

Occorre comunque sottolineare che la maggior parte delle ricerche proposte sia per la prevenzione che per il trattamento sono state verificate solo su campioni molto ristretti, non è infatti ancora possibile dimostrarne l’efficacia in modo definitivo.

Non dimentichiamo che è sempre raccomandato mantenere una buona igiene orale per ridurre il rischio di infezioni, spazzolando i denti con movimenti delicati dopo ogni pasto, soprattutto al risveglio e prima di andare a dormire. Anche l’utilizzo di colluttori analgesici e antinfiammatori privi di alcol aiutano a rimuovere i residui di cibo e a mantenere umido il cavo della gola.

 La mucosite rimane una complicanza di difficile gestione, che può avere conseguenze anche molto serie e debilitanti su ogni paziente.  Tra l’altro questi specifici problemi si possono sommare ai comuni effetti collaterali della chemioterapia come stanchezza, nausea, diarrea, perdita dei capelli, disturbi ai nervi dei piedi e delle mani, secchezza e desquamazione cutanea, etc. Farmaci specifici possono aiutarlo, come anche coadiuvanti cosmetici e creme riparatrici a base di oli naturali (come l’olio di jojoba e di crusca di riso) per alleviare secchezza e desquamazione della pelle. Non dimentichiamo che per un paziente oncologico è essenziale prendersi cura del proprio corpo, che spesso vede devastato dalla malattia.

E’ importante quindi da parte del medico saper individuare e valutare sia strategie educative preventive, ma anche un approccio clinico che comprenda un buon controllo del dolore da parte dell’assistito e di umanizzazione da parte del professionista.

FONTI:

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/mucosite-da-chemio-e-radioterapia-il-miele-puo-aiutare

http://www.farmacista33.it/mucosite-orale-da-chemioradioterapia-presentazione-prevenzione-trattamento-/articolo-39095.html

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